È giusto, doveroso, che non passino inosservate le terribili violazioni della libertà di
cui moltissimi nostri fratelli (sottolineo: fratelli!!!!) sono vittime.
Non possiamo rimanere indifferenti ad ogni forma di privazione della dignità, ad ogni
forma di ingiustizia. Oggi a balzare al centro della cronaca è la situazione iraniana ed è
giusto che per essa ci si mobiliti, consapevoli che contemporaneamente in molti stati dell’India
e dell’oriente l’aberrazione delle spose bambina continua; che ad ogni latitudine
del mondo, in molti paesi africani e asiatici in special modo, non ha tregua lo sfruttamento
dei bambini nelle miniere, nelle guerre, ...; che in moltissimi paesi la libertà di pensiero
è perseguitata; ...
Bene che tutto questo ci scandalizzi, bene che con infinita fantasia si promuovano
azioni di sensibilizzazione e pressione, passando anche attraverso il taglio di una ciocca
di capelli, bene che i cristiani, noi cristiani, siamo in prima linea in tutte queste occasioni,
per noi non è solo questione di diritti, c’è in gioco la fraternità! Possiamo accettare che
un fratello viva una vita così?
Sono grato a quei movimenti che stanno riaccendendo l’esigenza di intervenire per la
pace, in special modo in Ucraina, ma non solo.
Noi non possiamo permetterci di essere contro qualcuno, il vangelo ci consegna
l’amore per il nemico, noi dobbiamo moltiplicare l’attenzione per, a vantaggio di, costruendo,
non andando contro!
Non lasciamo solo il papa nel suo fare appello alle trattative di pace!
Non lasciamo sole le associazioni che promuovono azioni di sensibilizzazione alla giustizia!
Non nascondiamoci dietro il pusillanime “non posso farci nulla”.
La coscienza cristianamente educata ci impedisce di rimanere indifferenti, ben oltre
la paura di essere coinvolti!
Le prossime domeniche (16 e 23 ottobre) caratterizzate da appuntamenti comunitari
ci vedranno impegnati nella preghiera e nella riflessione su questi temi.
Ciascuno si senta chiamato ad esserne partecipe!
Ciascuno ripensi alla propria preghiera, scelga in quale modo partecipare a questi gesti
di solidarietà proposti nelle piazze e nelle città, soprattutto ciascuno mobiliti il proprio cuore
e conseguentemente si accorga che anche tante nostre scelte sono gravide di conseguenze
... compreso lo strepitare perché dobbiamo tenere un grado in meno in casa!!!!
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