Quante attese vi erano in Israele rispetto al Messia!
Chi si aspettava un uomo dal grande carisma capace di ridare autonomia politica e
prestigio ad un Israele decaduto, chi un moralizzatore dei costumi, chi colui che
avrebbe portato a compimento la storia inaugurando la fine di questo mondo e l’inizio
di uno nuovo, ...
Anche oggi quante attese abbiamo?
Quale delusione deve essere stato Gesù per i suoi contemporanei! Chi lo aveva identificato
come il Messia deve essere rimasto terribilmente amareggiato di fronte agli avvenimenti
dei giorni di Pasqua. Fra gli stessi discepoli serpeggia il malcontento e
qualcuno se ne va!
Anche l’odierno frangente storico è un immenso grido che si leva fino al cielo: la
guerra in Ucraina con i suoi orrori; l’infinita belligeranza in Centrafrica che ne ha fatto
uno dei posti più insicuri del pianeta; l’oppressione in Birmania; la restaurazione in
Afganisthan; l’immensa schiera di profughi presenti in sterminati campi che osiamo
chiamare di accoglienza, dalla Libia alla Croazia, dal Messico al Sudan ...; le vittime
delle tratte; il lavoro minorile; la fame; le piaghe dell’alcolismo, delle droghe e di ogni
tipo di dipendenza; e potremmo (dovremmo) proseguire in questo lunghissimo
elenco.
Dio ascolta questo grido? Come agisce di fronte a questo scempio?
Gli eventi della Pasqua che ci accingiamo a celebrare rimangono la più alta risposta
a questi interrogativi. Una risposta che può deludere o spiazzare, è quella con cui dobbiamo
confrontarci!
La vittoria sulla morte avviene passando attraverso di essa, non evitandola!
Anche oggi Dio continua a soffrire e morire nelle vicende dell’umanità.
Anche oggi Dio attende la conversione dell’umanità, grida la sua sete.
Egli ci invita, ancora una volta, a morire con lui. Solo un’umanità che muore al suo
egoismo, alle sue grettezze, alle sue comodità può sperare di rinascere, di passare a
vita nuova.
Non è immagine, metafora, allegoria, ... è appello concreto che ci viene dalla croce
di Gesù: fate questo in memoria di me, come io amato voi, così voi ...
Noi crediamo davvero in questa rivoluzione o crediamo ancora in quella delle armi,
della forza (sia essa fisica o di altra natura)?
Signore aiutaci a fare pasqua!
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