RIFLESSIONE 9 GIUGNO

È questo per la comunità cristiana “l’annunciazione” di Pieve Emanuele, un tempo di cambiamento, questo è oggettivo: un nuovo parroco (don Mario Maggioni), certamente un altro nuovo prete, un nuovo consiglio pastorale. Questo è certamente un dono. È come quando in una bella giornata primaverile, di buon mattino, spalanchi la finestra e fai entrare una folata di aria fresca, un autentico invito al risveglio, una chiamata alla vita. Ogni giornata è un nuovo inizio ricco di sorprese e di doni, mai scevro di fatiche. Il Signore accompagna questo momento della sua Chiesa con il dono dello Spirito che, se ascoltato, aiuta a interpretare il tempo che si vive e a farne il luogo dell’annuncio. Ci sarà tempo per l’ingresso del nuovo parroco, dopo l’estate, ma sin d’ora viene annunciato alla comunità il nuovo consiglio pastorale e già da ora avvierà il suo lavoro raccogliendo l’eredità del precedente. A comporlo vi sono 15 volti da noi eletti: Sonia Annovazzi, Sonia Bastia, Silvia Saronni, Cristina Pecorella, Rocco Pinto, Gennaro Parziale, Rino Cerasa, Claudio Vitale, Teresa Sissa, Giuliana Scipioni, Gabriele Battista, Alessia Garlascelli, Sara Donato, Adeline Ngounou, Rosa Colosimo. Un gruppo di parrocchiani rappresentativo delle tre realtà parrocchiali, delle diverse età, di una molteplicità di esperienze e cammini, garante di una continuità (8 sono già stati consiglieri) e del cambiamento (7 sono nuovi). Un grazie va a loro, ma un grazie sentito va anche a coloro che non sono stati eletti, per la disponibilità dimostrata e perché rimarranno pronti a subentrare a coloro che per svariate ragioni dovessero interrompere la loro collaborazione. Augurare buon lavoro è comprendere che tutto questo avviene nella continuità. Continuità in cosa? Non certo nel fare sempre e comunque le stesse cose! La continuità deve essere nell’amore per Dio e per la sua Chiesa. È ciò a cui tutti siamo chiamati, sempre e, in special modo, in un tempo di cambiamento.