CON MARIA

È iniziato il mese di maggio, tradizionalmente mese mariano, mese di affidamento speciale a Maria. Alcuni momenti parrocchiali e decanali scandiscono questo tempo: abbiamo iniziato trovandoci insieme il 1 maggio a pregare alla Grotta dell’Oratorio San Paolo VI, ci recheremo con tutto il decanato al Santuario di Caravaggio lunedì 13, concluderemo con il pellegrinaggio parrocchiale al santuario della Madonna della Fontana a Locate e tutti i giorni possiamo ritrovarci a pregare, in vari luoghi, il santo rosario. Come vivere questo tempo, come valorizzare questa opportunità? Lunedì 29 aprile, festa di Santa Caterina, il vangelo ci parlava di dieci vergini che uscivano incontro allo sposo, mi sono soffermato su questa indicazione, lasciando da parte il fatto che il racconto poi precisi che 5 erano stolte e 5 sagge, e mi sono chiesto se la mia vita fosse un andare incontro allo sposo (il Signore Gesù). Mi pare che molto spesso la mia vita corra il rischio di essere un andare incontro alle cose da fare, possibilmente evitando di scontrarsi con esse! Ecco, credo che Maria, mamma dello sposo, ma anche immagine della Chiesa, quindi sposa, sia proprio andata incontro a Gesù! La sua vita è stata un andare incontro al dono che era Gesù: mai scontato, mai facile da comprendere, mai nel luogo atteso, mai nella forma immaginata! Maria si è sempre dovuta mettere in discussione, ha sempre dovuto uscire da sé per incontrare Gesù. Maria nel suo andare incontro ha addirittura giocato d’anticipo con lui, portandolo ad “anticipare” il suo manifestarsi (pensiamo alle nozze di Cana, dove Gesù afferma che non era ancora giunta la sua ora!), facendosi accorta e ascoltata mediatrice del bisogno umano. Maria può, in questo tempo, aiutarci a uscire incontro a Gesù, può prenderci per mano, può condurci lungo la via, lei che quella via l’ha percorsa tutta. Non può sostituirci, fare al posto nostro, essere al posto nostro, vuole farsi mediatrice, essere sguardo amorevole, materno, desidera farci incontrare suo figlio e farci vivere della sua volontà. È in questo senso che noi ci affidiamo a lei, la invochiamo, preghiamo il rosario, pellegriniamo nei luoghi dove lei ha manifestato la sua grazia e la sua condiscendenza verso gli uomini. Da parte nostra siamo chiamati ad avere nel cuore il desiderio di correre incontro allo sposo, magari con quel pizzico di saggezza che renderà possibile l’incontro, cioè ricordandoci che lungo la via siamo chiamati ad amare coloro che incontriamo, solo così avremo l’olio indispensabile. Ancora una volta buona via.

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