RIFLESSIONE 19 MAGGIO

Domenica prossima, 26 maggio, vi sarà il rinnovo del consiglio pastorale della comunità pastorale. Anzitutto un grazie. Un grazie a chi per cinque anni ha collaborato alla vita della comunità cristiana come consigliere pastorale, un dono prezioso anche se spesso nascosto. Mese dopo mese abbiamo cercato di guardare insieme alla vita della comunità, lasciandoci sollecitare dal Signore che, attraverso la sua Parola e i suoi pastori, ha provato ad indicarci la via. Un tempo (questi cinque anni) segnato anche dalla pandemia e da alcune significative vicende parrocchiali, un tempo in cui abbiamo insieme cercato di leggere i segni dei tempi e di operare un discernimento. Si è così continuato un esercizio di condivisione che segna profondamento la vita della Chiesa. Nelle scelte attuali del nostro essere Chiesa a Pieve Emanuele c’è tanto della tradizione consegnataci lungo i secoli, ma vi è anche tanto che è frutto di questo ragionare e decidere insieme. La festa del grazie sarà occasione anche per ripercorrere questo itinerario. Un altro grazie lo diciamo a chi si è ora reso disponibile per costituire il nuovo consiglio pastorale. Abbiamo una lista di candidati fra i quali poter scegliere coloro che riteniamo più idonei per questo compito; ognuno domenica partecipando alla santa Messa riceverà il foglio con l’elenco dei candidati e dopo l’omelia sarà invitato ad apporre la propria preferenza e a riporre nelle urne la scheda. I 15 consiglieri più votati verranno così scelti per prendere parte al prossimo consiglio pastorale. È bello vedere che dei membri della comunità, di entrambi i sessi, delle diverse parrocchie, delle varie età, nuovi e uscenti (rispetto al consiglio stesso) abbiamo detto il loro si per mettersi al servizio degli altri. Infine un grazie a chi con consapevolezza eserciterà il suo voto, ma soprattutto continuerà a seguire il cammino del consiglio pastorale leggendo con attenzione il report che viene sempre proposto su questo strumento di comunicazione, sostenendo con la preghiera e con l’interessamento il lavoro dei consiglieri, partecipando ai momenti assembleari così preziosi per orientare il cammino del consiglio stesso. Viviamo insieme questa reciproca gratitudine.