LA GRAZIA DI PERSEVERARE

La settimana appena trascorsa è stata guidata dalla proclamazione del vangelo di Luca (21,5-36), il cosiddetto discorso apocalittico. Alcune parole sono state sottolineate perché capaci di illuminare la nostra vita: badate di non lasciarvi ingannare; con la vostra perseveranza salverete la vostra vita; risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina. Conosciamo questa pagina, per tanti versi dalle tinte scure e forti, in cui non poche immagini parlano di distruzione e di violenze, pagina che accompagna anche l’ingresso del tempo di avvento. Queste tinte scure le vediamo ancora una volta in questi giorni: immagini di massacri e distruzioni, di violenze inaudite e proclami di morte. A guerre balzate agli onori delle cronache e presto dimenticate, fanno seguito nuovi scenari, in una interminabile corsa verso il male. Abbiamo imparato che violazione di diritti chiama violenza, violenza chiama vendetta, in una spirale senza fine; lo sappiamo ma continuiamo a vivere fingendo che non sia così, immaginando che ci sia un più forte che possa imporre la pace alle sue condizioni. Ho scritto “abbiamo imparato”, è una bugia! Non abbiamo imparato proprio nulla, lo sappiamo ma lo ignoriamo, perseveriamo nella nostra ottusità. Ci lasciamo ingannare, dal maligno e dalla nostra superficialità. Siamo chiamati, come credenti, a vivere della consapevolezza della Pasqua di Gesù! In essa siamo già stati salvati! Perseverare nella via tracciata da Gesù è l’unico modo per partecipare di questa salvezza. Essa non è solo per me, è per tutti. Perseveriamo nella via da lui indicata, via del dono, del perdono, della fraternità, della condivisione, del servizio, … solo un mondo costruito attorno a questi insegnamenti potrà gestire le inevitabili conflittualità senza che sfocino in guerre e violenze. Nel nostro piccolo perseveriamo nello scegliere Gesù. Anche la nostra preghiera sia il grido che sale incessantemente verso Dio perché non si stanchi di donare il suo Spirito, affinchè illumini menti e cuori. Rinnoviamo il nostro si alla grazia di Dio.

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