“AMA IL SIGNORE DIO TUO ... E AMA IL PROSSIMO TUO
COME TE STESSO” (Luca 10, 27)
Quello sopra riportato è il versetto evangelico scelto come
riferimento per la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.
Ogni anno la Chiesa cattolica unitamente alle altre Chiese
cristiane ci ricorda di fermarci nella preghiera per invocare questo
dono e per disporci a vivere questa responsabilità.
Quale grande fatica siamo capaci, noi uomini, di generare
rispetto a ciò che, per sé, è un dono già dato!
Cristo è morto per tutti, ha dato la sua vita per ogni uomo,
ci ha resi fratelli, figli dello stesso Padre, … quanto bene lo sappiamo
e quanto il nostro comportamento ha disatteso e disattende
questa grazia di Dio. Nel corso dei secoli coloro che hanno
ricevuto il battesimo si sono divisi, arrivando a guerre e crociate
gli uni contro gli altri; anche oggi vi sono paesi che si combattono
fra loro, o al loro interno, benchè la fede cristiana sia fondamento
per la maggior parte della popolazione (basti pensare
alla guerra Ucraina e a molti conflitti etnici che coinvolgono cristiani
contro cristiani).
Molte sono le ragioni per cui questo accade e ciascuna meriterebbe
di essere approfondita, ma qui ci limitiamo a suggerire
che, forse, il messaggio lasciatoci da Cristo, la via da lui indicata,
non è ancora entrata fino in fondo nel nostro cuore tanto da
plasmare l’intera nostra esistenza! Tutto questo riguarda anche
noi, nel nostro piccolo. Quante paure e quanti egoismi albergano
ancora in noi e nella nostra comunità.
Questa settimana di preghiera ci invita a metterci davanti a
Dio in verità anzitutto per domandare che il nostro cuore sia capace
del suo sguardo: facendo delle diversità una ricchezza da
apprezzare; valorizzando l’unicità di ogni fratello e sorella.
Ancora una volta siamo invitati a passare da uno sguardo superficiale
che sintetizza la diversità in un generico “è uno straniero”,
ad uno capace di avvicinarci incuriositi all’altro, dandogli
un nome, ascoltandone la storia, cogliendone la ricchezza.
Se ciascuno compirà un passo verso l’altro, insieme, la comunità
tutta, si troverà proiettata in una dinamica differente, stimolata
a inventare occasioni di incontro e ascolto reciproco.
Dalla preghiera alla vita, da una fede professata ad una vissuta,
dalla teoria della fraternità al suo reale esercizio.
Buona settimana.
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