RIFLESSIONE 12 MAGGIO

I discepoli vivono la Pasqua di Gesù fra il disorientamento e la paura, fra rinuncia e rilancio, incapaci umanamente di una decisione forte e chiara. Sappiamo che sarà il dono del Paraclito, lo Spirito inviato dal Padre, a renderli capaci di imprimere una chiara direzione alla loro vita. L’ascensione al cielo, che secondo lo schema lucano della narrazione precede il dono dello Spirito, non costringe i discepoli a incollare lo sguardo al cielo fra nostalgia e sgomento, ma è certezza di quel suo andare a preparare un posto accompagnato dall’invito ad essere uomini della via. Siamo chiamati a fare nostro questo invito. Abbiamo la certezza pasquale della vittoria di Gesù, del suo averci preparato un posto, non possiamo non percorrere la via che lui ci ha indicato. Questa via attraversa la concretezza dell’esistenza umana, incrocia i passi dei fratelli, si intreccia con i sentieri della storia. Siamo chiamati a non passare indifferenti accanto agli altri, siano essi vicini, siano essi lontani; non possiamo non essere presenti agli appuntamenti con la storia. I grandi avvenimenti che accadono attorno a noi (la guerra in Ucraina e quella in Palestina, la fame di alcune regioni della terra, le violenze gratuite che si consumano) ci chiedono almeno di esserne consapevoli, di conoscere (non con la modalità del pettegolezzo pruriginoso da scoop mediatico), di aprire mente e cuore ad una visione differente ed evangelica delle questioni mondiali … forse come comunità cristiana dovremmo fare di più in questo senso! Dobbiamo imparare a chiedere a coloro che ci governano di avere a cuore queste grandi questioni occupandosi del vero bene comune, che è quello che va oltre l’interesse immediato mio dell’oggi, con il coraggio di indicare prospettive, di aprire percorsi. Anche le imminenti elezioni europee non possono essere giocate sulla pretesa di far valere il mio interesse, c’è un noi che deve diventare sempre più inclusivo, quindi planetario, di cui siamo chiamati a incominciare ad essere consapevoli. Lo Spirito non ci porta fuori dal mondo, ci conduce lungo le vie che attraversano la storia, mettiamoci in ascolto.