Questa settimana il giorno 14 è san Valentino, comunemente
festa degli innamorati.
Non mi dilungo qui nella trattazione dell’origine storica di questa
festa che affonda le sue radici nei lupercali romani, ma che fu
rivestita di riferimenti religiosi fin dal V secolo dopo Cristo.
Oggi si è persa ogni traccia di religiosità, è rimasto e si è intensificato
il rivestimento commerciale; non per questo non è possibile
ritrovarne un profondo significato.
È compito dell’uomo attribuire un senso alle cose che accadono
e che ci circondano, affinchè non semplicemente siano, ma
possano dare colore all’esistenza.
Molti di voi che leggete siete protagonisti di una storia d’amore
in quanto fidanzati o coniugi, tutti siete amici di persone che vivono
l’amore coniugale!
Ai primi consegno l’invito a valorizzare questa giornata come
preziosa occasione per rimettere al centro la vostra storia
d’amore, per darle un colpo d’ala così da farla librare più in alto.
Non si tratta di artificiosi inviti a cene o forzati doni. Pensiamo
invece a regalarci un tempo in cui dare valore a questo amore,
diverso a secondo della circostanze di vita di ciascuno. Magari il
lavoro o la cura dei figli non ci offre momenti di intimità, di dialogo
pacato e sereno, possiamo però ritagliarci qualche istante di
personale preghiera per un rinnovato affidamento a Dio. Abbiamo
invece del tempo, ce lo regaliamo per ridirci le motivazioni del
nostro amore, per rispolverarne la storia così da far risplendere
i doni con cui Dio l’ha accompagnata. Possiamo farci dei regali
originali, quelli di cui l’altro ha davvero bisogno: un aiuto domestico,
una lettera di affetto e incoraggiamento, la condivisione di
una fatica, …
Forse attraversiamo un tempo di fatica, ci concediamo una
tregua nelle nostre dispute, ...
Magari siamo dentro una relazione avviata, ma che ancora non
ha il suggello della grazia di Dio, proviamo a lasciarci interrogare
dal desiderio o meno di questo suo dono di grazia.
Ai secondi, coloro che non sono protagonisti di storie
d’amore, ma hanno amici che lo sono, chiedo l’atto generoso di
sapersi commuovere per loro, offrendo una preghiera o un augurio
sentito in questo giorno.
Ogni occasione può essere una buona opportunità!
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